Torneremo a preparare lo zaino con quel brivido che quando usciamo di casa ci fa pensare se abbiamo preso tutto.
Torneremo ad emozionarci mettendo i piedi dentro agli scarponi per andare a vedere l’alba fuori dal rifugio dove abbiamo dormito la notte prima.
Torneremo a sentire il cuore che batte forte quando arriviamo su una nuova cima.
Torneremo a parlare con i nostri compagni di avventure.
Torneremo ad abbracciarci e a condividere frutta secca o un pezzo di panino.
E torneremo a comunicare con il linguaggio universale del sorriso, che adesso è nascosto dietro una mascherina.
Torneremo a vivere le nostre montagne.
Torneremo a camminare su sentieri deserti e ad arrampicare.
Torneremo a dormire in quei rifugi tanto rumorosi, dove non manca mai la compagnia.
Torneremo a sentirci a casa ovunque siamo, perché il mondo è la nostra casa.
Torneremo ad aiutarci a vicenda per andare in bagno nei boschi.
Torneremo ad ascoltare la natura, il vento che soffia tra i pini, il cinguettio degli uccelli e la sinfonia del bosco nelle sue quattro stagioni.
Torneremo a disfare lo zaino e a farci travolgere dai ricordi.
Torneremo in montagna e sarà più bello di prima!
Questa storia circola in rete da qualche giorno e per farla un po’ più nostra aggiungeremmo.
Torneremo a sentire gracchiare dalle radio “viva il CAI che non ci abbandona mai“.
Torneremo ad aspettare i saluti della Fiore alla fine delle nostre gite.
A presto le Cai Woman e i Cai Man
