Valle d’Aosta: 3 e 4 settembre, due giorni di escursionismo ricchi di emozioni

E’ stata una due giorni di escursionismo ricca di emozioni e di visioni impagabili, quella del 3 e 4 settembre svoltasi in alta Valle d’Aosta.

Complici, il tempo che ha tenuto per entrambi i giorni del percorso, un gruppo coeso e determinato che ha portato a compimento il percorso più lungo tra le scelte opzionabili, i luoghi affascinanti della dorsale montuosa che parte dal colle del Gran San Bernardo e finisce in Val Ferret, hanno creato una ricetta perfetta.

In mezzo, incontri d’eccezione come quello avvenuto il primo giorno che ci ha regalato la visione di una famiglia di aquile intente ad insegnare le tecniche di caccia al proprio aquilotto, o come quello avvenuto la sera con un branco di stambecchi scesi a brucare in prossimità del Rifugio Frassati, piuttosto che le immancabili marmotte che ci hanno accompagnato coi loro fischi per i due giorni dell’escursione.

Non di meno l’aver conosciuto Alessandro, 23 anni e volontario del Mato Grosso presso il rifugio, giovane iscritto (pettorale 1453 per chi volesse seguirlo) alla prossima gara del Tor Des Geants, che ci ha intrattenuto coi racconti dei suoi exploit in montagna.

Partiti di primo mattino, con cielo leggermente nuvoloso e cime coperte, da poco sopra Saint Rhemy En Bosses nella Valle del Gran San Bernardo, il gruppo si è separato a metà tracciato per percorrere due diversi itinerari ed incontrarsi quindi al Col des Ceningles (2.809m). Monte Rodzo, Col de St Rhemy e Col Des Ceingles il percorso più impegnativo di 18Km; per il vallone di Mereux al Col Des Ceingles il percorso minore di 15,5 Km con dislivello di +1.035m e -500m per tutti, per terminare poi insieme al Rifugio Frassati per la notte.

Il secondo giorno ci ha accolto con un clima fresco e soleggiato. Partiti dal Rifugio di buon ora, siamo risaliti al Col di Malatrà (2.925 m), massima elevazione raggiunta, e poi, dopo un susseguirsi di splendidi valloni, abbiamo percorso il lungo crinale sopra la Val Ferret passando per la Tete De La Tonche, che si affaccia lungo l’incantato massiccio del Monte Bianco proprio di fronte alle ripide pareti della Grande Jorasses. Giunti in prossimità del rifugio Bertone abbiamo ripreso il percorso verso la Val Ferret per scendere a Plampinceux dove il pullman ci attendeva, dopo aver percorso 19 Km con un dislivello in salita di +1.050m e -1.960m in discesa.

L’incontro con due giovani turiste straniere, spaventate ed in evidente difficoltà, poichè una di loro non riusciva a camminare per forti dolori alle ginocchia, ha mutato la nostra presenza in un modesto ed efficiente meccanismo di soccorso. Accolte nel nostro gruppo, alleggerite dei loro pesi, sono state accompagnate sino alla strada della Val Ferret per i 500 m di dislivello che ancora avevano da percorrere e che da sole non sarebbero forse riuscite a compiere.

Così si è conclusa un’escursione di due giorni piena ed armoniosa.

Clicca qui per altre fotografie

Pubblicità