
Sono state diverse centinaia le persone che ieri mattina, in una calda giornata che sembrava preannunciare l’idea dell’estate, hanno sfilato lungo la dorsale del Monte San Primo per partecipare alla giornata di mobilitazione nazionale“Reimmaginiamo l’inverno: basta nuovi impianti“, con cui si vogliono fermare i finanziamenti e progetti legati alla realizzazione di nuovi impianti, piste da sci e innevamento artificiale, considerato il cambiamento climatico in atto.
Tra i capofila all’evento il gruppo regionale del CAI TAM (Tutela Ambiente Montano), Legambiente, WWF, il Circolo Ambiente Ilaria Alpi, i ragazzi e le ragazze del “Fridays For Future” e tantissime altre associazioni, oltre al neo Gruppo di lavoro “Giovani” nato nel 2023 per volontà della nuova presidenza del CAI e rappresentato dalla coordinatrice Brigitta Faverio e da Lorenzo Palazzolo del CAI di Bollate.
Presente la sezione del CAI di Bollate con una delegazione di cinque soci.
Partenza alle 9:45 dalla Colma di Sormano, la fiumana di persone ha percorso il lungo tragitto che, sfilando davanti ai vecchi impianti di risalita abbandonati da tempo, conduce alla vetta del Monte San Primo, dilatandosi nei tempi propri e formando una interminabile colonna in continuo movimento. Diversi i gruppi che si sono ritrovati in vetta, partiti da altri punti alle pendici del Monte, tutti a testimoniare quanto inutile sia produrre l’ennesimo scempio ambientale atto a favorire l’industria della neve laddove di neve oramai non ve n’è più da decenni.
















