CAIeCULTURA vi porta nella bassa tra Pavia e Piacenza a visitare il “Castello di Chignolo Po”, ribattezzato la Versailes della Lombardia, storica ed importante dimora, edificata attorno al 740 d.c..
Seguirà, nel pomeriggio, la visita all’ “Oasi di Sant’Alessio“, un’importante area naturale protetta e ricca di flora e fauna, tutta da scoprire.
Iscrizioni aperte. Iscriviti online qui o vieni direttamente in sede.
All’interno del progetto CAI Cultura la sede di Bollate organizza un’escursione guidata all’interno del Parco Adda Nord. La visita ci porta all’interno di uno dei motori industriali di inizio dello scorso secolo, quando i vecchi mulini, che sfruttavano la potenza del fiume per aumentare la produzione di prodotti macinati, vennero sostituiti dalla centrali idroelettriche che ancora oggi forniscono energia.
Lo sfruttamento di questo importante fiume ha però origini ancora più lontane. Una fonte importante di informazioni è il sito del parco dell’Adda Nord.
Programma della giornata
Visita al castello Visconteo e giro del promontorio con visita alla centrale idroelettrica Taccani (Trezzo sull’Adda).
Giro in battello lungo l’Adda nella zona faunistica Parco Adda Nord (Trezzo sull’Adda).
Breve camminata sulla pista ciclo/pedonale dell’Adda fino al convento dei Carmelitani, sosta pranzo e visita al santuario (Trezzo sull’Adda).
Villa Castelbarco (Vaprio d’Adda) e visita guidata dell’ipogeo e del parco
Visita guidata della casa delle acque di Leonardo (Canonica d’Adda).
Gli edifici del Labirinto della Masone sono stati progettati da Pier Carlo Bontempi, architetto di Parma noto e attivo su un piano internazionale.
Bontempi condivide con Franco Maria Ricci l’amore per le forme classiche, per una tradizione italiana ed europea, fatta di opere concluse, definitive, ma anche di visioni e fantasie rimaste sospese e come in attesa.
Nel concepire il disegno del dedalo Ricci si è ispirato ai mosaici delle ville e delle terme romane; per le opere murarie sono stati scelti come punto di riferimento, d’accordo con Bontempi, i grandi architetti del periodo della Rivoluzione Francese: Boullée, Ledoux, Lequeu, e l’italiano Antolini, autore di un visionario progetto del Foro Bonaparte a Milano (mai eseguito ma giunto sino a noi sotto forma di un volume di Bodoni).
Sia pure in tono minore, Bontempi ha disegnato e costruito le opere murarie avendo presenti quei sogni, quelle utopie.
Tutti gli edifici sono realizzati in mattoni a mano, materiale da costruzione tipico del territorio padano, in modo da creare armonia tra le strutture architettoniche e il paesaggio circostante.