Sciare lontani dalle piste, lontani dai caroselli degli impianti con la loro confusione, la musica ad alto volume, i riti e i ritmi della città portati forzatamente in montagna.
Fare Freeride, Scialpinismo classico o tour di più giorni, Telemark, il più antico dei sistemi per scivolare sulla neve: questo è lo Ski Spirit.
Ma lo Ski Spirit non è solo questo, una parola per definire dei modi di sciare; è qualcosa di più, è un’idea di come vivere la montagna e non solo quella invernale.
Il poco tempo e il “lavoro tiranno”, d’inverno costringono ad accontentarsi dell’uscita settimanale, se il meteo e le condizioni lo permettono; è per questo che ogni volta cerco di salire una nuova montagna, per vedere e scoprire qualcosa di diverso, avere una piccola “avventura“.
Si può avere un’avventura anche senza compiere un’impresa rischiosa, ma solamente entrando in un territorio sconosciuto e lentamente scoprirlo, dal latino adventura: cose che avverranno. Lasciando che la mente sia libera, concentrata solo sulla natura che ci circonda, ascoltando il suo silenzio, un silenzio fatto di tanti piccoli suoni che non sono rumori ma musica e cercando di immaginare quello che troverai fra poco, dopo il dosso oppure oltre la prossima cresta.
Per cui continuiamo ad andare, qualche volta un po’ delusi, quando la neve ci fa fare fatica e contenti come bambini che scartano un dono quando troviamo la powder.
D’altronde, come ha scritto Hans Gmoser ” Un uomo dovrebbe avere le ali per portarlo dove vanno i suoi sogni, ma talvolta un paio di sci, sono un buon sostituto”.