CAIeCULTURA: Castello di Chignolo Po e Oasi di Sant’Alessio – 30 ottobre 2022

CAIeCULTURA vi porta nella bassa tra Pavia e Piacenza a visitare il “Castello di Chignolo Po”, ribattezzato la Versailes della Lombardia, storica ed importante dimora, edificata attorno al 740 d.c..

Seguirà, nel pomeriggio, la visita all’ “Oasi di Sant’Alessio“, un’importante area naturale protetta e ricca di flora e fauna, tutta da scoprire.

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Orme sul sentiero, la marmotta

In questo periodo dell’anno sicuramente il protagonista di questa puntata di Orme sul Sentiero Italia CAI, la Marmotta, sta dormendo. Spiega Davide erton, coordinatore nazionale del Gruppo Grandi Carnivori CAI e conoscitore della fauna alpina: “Tra la fine di settembre ed i primi di ottobre questi animali vanno in letargo, ritirandosi nelle tane di svernamento per passare i sei mesi più freddi in un profondo sonno (letargo). Questo adattamento consente loro di rallentare drasticamente il proprio metabolismo, quindi di consumare meno energie e conseguentemente di poter sopravvivere in ambienti estremi in cui il cibo disponibile (per un erbivoro) è limitato alla primavera e all’estate”.

“La marmotta – continua Berton – predilige la fascia al di sopra del limite del bosco tra i 2000-2500 metri sul livello del mare. È possibile però incontrarla facilmente anche ad altezze maggiori e minori. In Italia in alcuni casi eccezionali la troviamo (grazie alla mano dell’uomo) anche a 1200-1300 metri”.

Si tratta di uno tra gli animali che è più probabile incontrare lungo il Sentiero Italia CAI. In particolare nelle zone alpine laddove il Cammino incontra aree naturali come il Parco del Gran Paradiso e il Parco dello Stelvio. Il genere marmota compare sul pianeta nel Miocene tra i 25 e i 5 milioni di anni fa in America settentrionale.

Spiega Berton: “Le marmotte americane circa 600.000 anni fa sembra abbiano fatto il loro ingresso in Eurasia attraverso lo stretto di Bering, che in quel periodo (molto più freddo dell’attuale) era transitabile via terraferma grazie all’abbassamento di almeno 200 metri del livello dei mari a causa delle glaciazioni in atto. Successivamente, durante le alterne fasi glaciali e interglaciali che caratterizzarono la terra le popolazioni di marmotta subirono contrazioni ed espansioni degli areali che portarono al loro isolamento geografico e genetico e conseguentemente alla differenziazione in più specie”.

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