Grandi Scoperte a Piccoli Passi: la montagna a misura di bambino.

Cover grandi scoperte a piccoli passi

“Quanto manca?”
“Quando si arriva?”
“Quando si mangia?”

Chi decide di affrontare un’escursione con i bambini – e noi dell’ AG possiamo dire di saperne qualcosa! –  sa che queste sono le domande principali a cui dovrà rispondere. Eppure è sufficiente offrire i giusti spunti per trasformare una semplice camminata in un’esperienza da ricordare. I modi in cui è possibile fare questo, naturalmente, sono tanti. oggi ci viene in aiuto un libro: “Grandi scoperte a piccoli passi” di Toni Farina (MonteRosa Edizioni), che nasce proprio con la grande ambizione di trasformare ogni gita in un’avventura. Missione impossibile? L’importante è non arrendersi!

L’idea alla base del libro – ma anche di ogni gita ben riuscita è l’importanza di coinvolgere i più piccoli fin dalla pianificazione. Attraverso 20 itinerari facili, tra il Piemonte e la Val d’Aosta, la montagna diventa così un mondo da esplorare tra realtà e fantasia.

Il libro è suddiviso per capitoli tematici e ogni tema – il bosco, l’acqua, gli animali, i villaggi, le incisioni rupestri, le vette – viene arricchito con una fiaba, illustrata dagli acquarelli di Silvia Benetollo.

lupo_2

Ogni escursione è spiegata in modo semplice ma esauriente, affinché anche e soprattutto i bambini possano leggere la descrizione dell’itinerario, divertendosi e partecipando attivamente alla preparazione della gita a casa e all’individuazione del percorso in ambiente.

La guida si rivolge ai bambini di età compresa fra i 6 e i 12 anni ed è studiato per loro il linguaggio utilizzato nella descrizione dei percorsi. Gli itinerari sono integrati da schede divulgative che hanno l’obiettivo ora di chiarire parole “tecniche”, ora di regalare piccoli approfondimenti su argomenti di natura storica, naturalistica o geografica. Infine, una sezione tecnico-logistica è rivolta ai genitori, per fornire loro tutte le informazioni relative alle escursioni presentate.

Il libro può essere prenotato scrivendo a monterosaedizioni@gmail.com ed è possibile acquistarlo al prezzo scontato di 22 € per i soci e 23 € per i non soci. Per ogni copia venduta, 2 € saranno donati al CAI Bollate.

Edizioni Monte Rosa

20.Michele_1

Orme sul sentiero, la marmotta

In questo periodo dell’anno sicuramente il protagonista di questa puntata di Orme sul Sentiero Italia CAI, la Marmotta, sta dormendo. Spiega Davide erton, coordinatore nazionale del Gruppo Grandi Carnivori CAI e conoscitore della fauna alpina: “Tra la fine di settembre ed i primi di ottobre questi animali vanno in letargo, ritirandosi nelle tane di svernamento per passare i sei mesi più freddi in un profondo sonno (letargo). Questo adattamento consente loro di rallentare drasticamente il proprio metabolismo, quindi di consumare meno energie e conseguentemente di poter sopravvivere in ambienti estremi in cui il cibo disponibile (per un erbivoro) è limitato alla primavera e all’estate”.

“La marmotta – continua Berton – predilige la fascia al di sopra del limite del bosco tra i 2000-2500 metri sul livello del mare. È possibile però incontrarla facilmente anche ad altezze maggiori e minori. In Italia in alcuni casi eccezionali la troviamo (grazie alla mano dell’uomo) anche a 1200-1300 metri”.

Si tratta di uno tra gli animali che è più probabile incontrare lungo il Sentiero Italia CAI. In particolare nelle zone alpine laddove il Cammino incontra aree naturali come il Parco del Gran Paradiso e il Parco dello Stelvio. Il genere marmota compare sul pianeta nel Miocene tra i 25 e i 5 milioni di anni fa in America settentrionale.

Spiega Berton: “Le marmotte americane circa 600.000 anni fa sembra abbiano fatto il loro ingresso in Eurasia attraverso lo stretto di Bering, che in quel periodo (molto più freddo dell’attuale) era transitabile via terraferma grazie all’abbassamento di almeno 200 metri del livello dei mari a causa delle glaciazioni in atto. Successivamente, durante le alterne fasi glaciali e interglaciali che caratterizzarono la terra le popolazioni di marmotta subirono contrazioni ed espansioni degli areali che portarono al loro isolamento geografico e genetico e conseguentemente alla differenziazione in più specie”.

L’articolo continua su https://sentieroitalia.cai.it/orme-sul-sentiero-la-marmotta/