
Dopo settimane di piogge quasi senza tregua, domenica 26 maggio il meteo ha offerto la propria clemenza regalando una giornata di cielo limpido, porgendo il primo sole caldo della stagione.
E’ così che è iniziata l’ascesa al Monte Camoscio, piccola cima di modesta elevazione sopra Baveno che dal suo apice lascia godere di un fantastico panorama sul lago d’Italia e sul lungo alternarsi di vette e valli che spaziano dal Monte Rosa alla Valtellina, fin oltre le Orobie verso est.
Due gruppi per quest’escursione, uno protratto alla vetta lungo il ripido sentiero diretto, e l’altro per la più impegnativa “Ferrata dei Picasass”.

Sentiero in comune per la prima tratta sino al “Museo del Picasass”, spazio all’aperto dove pannelli storici tracciano gli antichi mestieri che gli scalpellini praticavano cavando e lavorando le pietre di splendido granito rosa che sostengono il monte.
Qui i due gruppi si son divisi, l’uno a continuare l’ascesa diretta e l’altro, quello dei 16 ferratisti, in atto con la vestizione per approcciare il sentiero attrezzato.
Due ore la durata del procedere in ferrata da parte del gruppo mossosi in perfetto sincronismo con uscita finale dopo aver passato, non senza emozione, l’esile ponte di corde che attraversa la valle sottostante la vetta.
Pausa pranzo distesi al sole sul letto di rocce vicino alla croce di vetta e successiva sessione didattica per chi voleva conoscere e provare il metodo di discesa in sicurezza in corda doppia, approntata in un tratto roccioso scosceso.
Ricompattato il gruppo si è quindi ripartiti lungo la cresta che conduce all’alpe Vebadia, verso il Mottarone, e da lì, in un lungo e poco frequentato traverso nel bosco ricco di acqua e vegetazione, il sentiero ha ricondotto il gruppo alla località Tranquillo da cui era partito la mattina.
Un’escursione perfetta, nei tempi e nei modi, ma soprattutto per il bel tempo regalatoci, che ha elegantemente sostenuto tutto il percorso.
Prossima escursione domenica 9 giugno, rifugio Alpe COrte e cima Leten, Val Seriana (BG). ISCRIZIONI APERTE.
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